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La Valle Vigezzo

La Valle Vigezzo è situata nelle Alpi Lepontine, nell’estremo lembo orientale del Piemonte, a pochi chilometri dal confine italo-svizzero. Essa, con la dolce morfologia del suo altopiano di origine glaciale, costituisce un accesso privilegiato alla più aspra Val Grande, l’area wilderness più vasta d’Italia. La Valle Vigezzo è conosciuta come “Valle dei Pittori” sia per la storica presenza di ritrattisti e paesaggisti sia per la bellezza della natura nonché dei suoi comuni distribuiti sulle due fasce abitative, del versante (esposto a solatio) e del piano. Ognuno dei sette comuni ha proprie piccole frazioni che conservano intatta l’atmosfera della passata vita rurale.

La peculiarità della Valle Vigezzo deriva dal percorso della sua storia; essa è stata una valle di grande e fortunata emigrazione verso le città italiane e transalpine. Coloro che lasciavano la valle in cerca di fortuna erano soprattutto spazzacamini, fumisti e pittori, cioè persone che praticavano una professione svincolata dall’economia di sussistenza tipica del mondo alpino. I risultati dell’operosità degli avi sono rintracciabili negli eleganti edifici con la loro sobria e raffinata architettura, nelle chiese dei paesi, arricchite da oggetti e paramenti liturgici, infine, in una mentalità aperta alla cultura, già caratteristica anche degli strati più umili della comunità (come dimostrano gli appunti dei pittori Giorgis che segnano prestiti di libri anche a favore di calzolai).

Malesco comprende nel suo territorio la Valle Loana, spettacolare ingresso alla Val Grande, area selvaggia e ricca di storia. Un tempo, i quartieri in cui il Comune era diviso erano quindici, ma il riordino amministrativo del 1871 ridistribuì le zone in sei vie e dodici vicoli. Nel territorio di Malesco, si trovano affioramenti di marmo bianco, pietra ollare (a cui è dedicato il Museo del Parco) e anche le cave di calcare nero grafitoso, che un tempo era utilizzato per fare la calce.

La chiesa è dedicata ai Santi Pietro e Paolo; essa ha una sola navata sulla quale si affacciano sei cappelle che conservano quadri a olio di alcuni tra i maggiori pittori vigezzini, in particolare gli esponenti della famiglia Sotta.

La frazione di Zornasco vanta la presenza di un bel mulino, il mulino “dul Tacc”. Esso è dotato di un frantoio particolarmente utilizzato, un tempo, per la frantumazione della fibra della canapa, preziosissima in Val Vigezzo, perché coltivata per tessere la tela da cà, la tela con la quale si facevano camicie, lenzuola, ecc.

Prima di raggiungere Finero, l’altra frazione di Malesco, si incontra l’Oasi del WWF, a Pian dei Sali, un’area pianeggiante che si apre dopo i tornanti di Scopello. L’Oasi si caratterizza come un tipico ambiente umido di montagna. La specie anfibia maggiormente diffusa è la rana temporaria, le cui peculiarità sono il mantello bruno-arancio e l’adattabilità che le permette di vivere anche oltre i 2500 metri.

Per info: http://www.comune.malesco.vb.it

(Testo tratto dalle pubblicazioni della Comunità Montana Valle Vigezzo)